LMM-026
Noli, Palazzo Comunale
prospetto finale [ 1995-11 ]
documento fotografico [ 1915 ]
contesto [ 1995-11 ]
UBICAZIONE |
|
provincia |
Savona (Italia). |
comune |
Noli. |
indirizzo |
Corso Italia, s/n. |
edificio |
Palazzo Comunale. |
collocazione |
sul prospetto orientale, prospiciente il Corso Italia. |
latitudine |
44 12 20 N. |
longitudine |
8 24 58 E. |
correzione fuso |
+ 26m 20s. |
QUADRANTE |
|
tipo |
quadrante solare piano verticale declinante orientale. |
declinazione |
-69,8. |
larghezza |
228. |
altezza |
228. |
da terra alla base |
550. |
gnomone |
stilo polare (89 cm) a saetta dalla punta ovata e indice a foro gnomonico (gnomone vero 80,2 cm). |
demarcazioni |
linee orarie vere del fuso, retta equinoziale, iperboli solstiziali. |
motto |
"NOLI, la solitaria pescatrice, / nell'amplesso del Sol l'ora ti dice."; "SOLI SOLI SOLI" (latino, "Solo al sole di questa terra"). |
altre iscrizioni |
al centro "ORA dell'EUROPA CENTRALE"; in basso l'anno di costruzione "ANNO D-NI M.CM.XV"; alla base la firma dell'autore ("Cap.d'Albertis") autografata in corsivo; esternamente al di sotto del quadrante "1915 / REALIZZAZIONE / CAP. ENRICO ALBERTO D'ALBERTIS" e "1995 / RICOSTRUZIONE / LUCIO MARIA MORRA". |
data originale |
1915. |
autore originale |
Cap. Enrico Alberto D’Albertis (eclettica personalità genovese, viaggiatore ed animatore di varie imprese, vissuto tra il 1846 ed il 1932; costruì 106 quadranti solari, sparsi in tutta Italia e all'estero, ciò gli valse la qualifica di "girovago pintor di meridiane" attribuitagli dall'amico Edmondo De Amicis). |
note sul quadrante |
il quadrante risponde allo stile tardo-romantico e patriottico caratteristico dell'opera del D'Albertis, ma con alcune singolarità, prima tra queste la forma circolare (il Capitano prediligeva la foggia di lapidi rettangolari verticali, spesso arcuate o lunettate in alto; realizzò solamente 4 o 5 quadranti circolari); una seconda caratteristica peculiare è costituita dall'inserimento di un elemento figurativo (altrettanto raro nella sua produzione gnomonica): il semicerchio destro è infatti per lo più occupato dal vessillo sventolante del Comune di Noli (di rosso alla croce bianca, il cantone in alto a destra caricato dell'immagine della Madonna affiancata dai 2 Santi Patroni di Noli, Sant'Eugenio e San Paragorio); il campo è circoscritto da una cornicetta cordonata, conforme al contesto marinaresco (notasi che sullo spolvero originale conservato presso il "Museo Etnografico Castello D'Albertis" sono presenti anche 8 borchie, cui l'autore rinunciò in fase d'opera).
|
INTERVENTO |
|
data intervento |
1995-04. |
committente |
Comune di Noli. |
tipo di intervento |
rifacimento. |
realizzazione |
pittura murale (silicati). |
autori e collaboratori |
Lucio Maria Morra, Gian Carlo Rigassio (indagine documentaria). |
note sull'intervento |
ogni traccia del quadrante originale fu definitivamente rimossa in occasione della ristrutturazione architettonica dell'edificio, avvenuta negli anni '60, durante la quale, essendo state scoperte e ripristinate le aperture medioevali ad ogiva del Palazzo, venne modificato anche il prospetto ottocentesco della facciata sul quale era stato composto l'impianto; l'opera di ricostruzione è stata tuttavia possibile e plausibile grazie al determinante reperimento di una notevole documentazione originale (il cartone per lo spolvero del quadrante e le fotografie scattate, all'epoca della realizzazione, dallo stesso Cap.D'Albertis) conservato presso il "Museo Etnografico Castello D'Albertis" di Genova e presso l'"Archivio Fotografico del Servizio Beni Culturali del Comune di Genova"; lo gnomone originale era scomparso, tuttavia una precisa analisi della documentazione fotografica ha permesso di identificarlo con le caratteristiche soluzioni adottate dal D'Albertis, garantendone una accurata ricostruzione; sull'originale era tracciata la lemniscata del tempo medio corredata dai nomi delle stagioni; ma il suo ripristino non è stato possibile a causa della alterazione del supporto attuale (soprattutto della declinazione) rispetto all'originale; la ridefinizione della coloritura originale è stata riproposta in base al raffronto tonale della documentazione fotografica in bianco e nero con lo standard cromatico normalmente utilizzato dal D'Albertis. |
|